Operatori Sanitari e vaccinazione antinfluenzale. Stagione 2020-2021

OPERATORI SANITARI E VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE. STAGIONE 2020-2021

A cura di: Commissione Permanente SIML “Medici della Sanità”

 

In data 04 giugno 2020 è stata pubblicata la Circolare del Ministero della Salute. Prevenzione e controllo dell’influenza:raccomandazioni per la stagione 2020-2021.

Riportiamo le indicazioni di principale interesse per i medici competenti del settore sanitario.

Nella prossima stagione influenzale 2020/2021 non è esclusa una co-circolazione di virus influenzali e SARS-CoV-2, pertanto il Ministero della Salute ha ribadito l’importanza della vaccinazione antinfluenzale, in particolare nei soggetti ad alto rischio di tutte le età, per semplificare la diagnosi e la gestione dei casi sospetti, dati i sintomi simili tra Covid-19 e Influenza.

Tra le categorie target per la vaccinazione è presente quella degli operatori sanitari.

Per quanto riguarda gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie che operano a contatto con i pazienti “la vaccinazione è fortemente raccomandata nella prospettiva di una iniziativa legislativa che la renda obbligatoria”.

Gli obiettivi di copertura del Ministero della Salute per tutti i gruppi target sono i seguenti: il 75% come obiettivo minimo perseguibile, il 95% come obiettivo ottimale.

La Circolare Ministeriale ricorda che gli operatori sanitari, direttamente e indirettamente coinvolti nella cura e gestione del paziente, sono a maggior rischio di acquisire l’infezione rispetto alla popolazione generale; inoltre, il fatto di essere costantemente a contatto con un gran numero di persone (pazienti, familiari e altri operatori sanitari), li rende anche potenziali vettori dell’infezione. Numerosi focolai nosocomiali, infatti, sono stati descritti e hanno mostrano un danno diretto per pazienti e operatori sanitari, in termini di aumento di morbosità e mortalità, costi sociali e danni indiretti legati all’interruzione dell’attività lavorativa e all’assenteismo con conseguente mal funzionamento dei servizi assistenziali essenziali.

Si raccomanda quindi di promuovere fortemente la vaccinazione antinfluenzale di tutti gli operatori sanitari, con particolare riguardo a quelli che prestano assistenza diretta nei reparti a più elevato rischio di acquisizione/trasmissione dell’infezione e l’accurato monitoraggio da parte delle Aziende Sanitarie delle relative coperture vaccinali raggiunte. La Circolare segnala alcuni reparti “target”, quali pronto soccorso, terapie intensive, oncologie, ematologie, cardiologie, chirurgie, ostetricia, nido, pediatria, residenze sanitarie assistenziali, ma ricordiamo anche malattie infettive, pneumologie, geriatrie, radioterapie e strutture territoriali dell’area materno-infantile.

Per quanto riguarda le modalità di somministrazione, si ribadisce che negli operatori sanitari e negli addetti all’assistenza sarebbe preferibile l'uso della formulazione quadrivalente del vaccino antinfluenzale. Una sola dose di vaccino antinfluenzale è sufficiente. Il vaccino antinfluenzale, vasomministrato per via intramuscolare ed è raccomandata l’inoculazione nel muscolo deltoide.

Infine in relazione alle tempistiche, vista l’attuale situazione epidemiologica relativa alla circolazione di SARS-CoV-2, si raccomanda di anticipare la conduzione delle campagne di vaccinazione antinfluenzale a partire dall’inizio di ottobre 2020 e di offrire la vaccinazione ai soggetti eleggibili in qualsiasi momento della stagione influenzale, anche se si presentano in ritardo per la vaccinazione. Si raccomanda pertanto un tempestivo avvio di campagne di informazione/educazione degli operatori sanitari coinvolti nella attuazione delle strategie vaccinali fondate su solidi modelli teorici di riferimento.

Il Documento della DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA Ufficio 5 Prevenzione delle Malattie Trasmissibili e Profilassi Internazionale è scaricabile all'indirizzo di approfondimento

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