Indicazioni operative per Medici Competenti della Sanità in merito all’infezione da nuovo coronavirus (COVID-19)

In relazione all’epidemia da Covid-19, sulla base della vigente normativa (D. lgs. 81/08 e s.m.i. Titolo X rischio biologico) e delle indicazioni dei più autorevoli enti/istituti nazionali ed internazionali (ECDC, WHO), SIML e la propria Commissione Permanente del Medici della Sanità raccomanda ai Soci Medici Competenti delle aziende sanitarie pubbliche e private di fare riferimento, salvo diverse indicazioni delle autorità locali di sanità pubblica,alle seguenti misure nei confronti del personale esposto e potenzialmente esposto.

Tutte le attività raccomandate devono essere effettuate in stretta collaborazione con il Servizio di Prevenzione e Protezione Aziendale, con la Direzione Sanitaria Aziendale, con il Dipartimento di Prevenzione e con i medici infettivologi.

Al fine di prevenire la diffusione del virus, i Medici Competenti delle aziende sanitarie risultano fondamentali nell’offrire supporto alle direzioni aziendali nell’attività di informazione e formazione del personale sanitario, nella definizione dei protocolli aziendali, nonché nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti/potenzialmente esposti allo specifico rischio biologico.

 

Il medico competente deve cooperare con il sistema prevenzionistico aziendale per garantire la messa in atto di quanto stabilito dalla vigente normativa:

1) limitazione al minimo del numero dei lavoratori che sono, o chepossono essere, esposti al rischio; utile predisporre un gruppo di operatoriche possano essere una sorta di primo contatto con i casi sospetti, ai qualiassegnare i compiti di uno specifico triage sulla base delle indicazioniministeriali ed internazionali (ECDC-WHO). Tali operatoridovranno essere dotati dei DPI indicati dalle circolari ministeriali.

2) priorità delle misure di protezione collettiva rispetto alle misure di protezione individuale; utile  predisporre aree idonee e separate in cui svolgere il primo triage di pazienti sospetti/affetti da COVID-19.

3) informazione e formazione adeguate per i lavoratori sfruttando tutte le possibili vie di comunicazione (intranet, posta elettronica aziendale, etc..) sulla definizione di paziente sospetto/probabile/confermato e sulla conoscenza dei percorsi di diagnosi e cura stabiliti all’interno delle diverse realtà aziendali. Formazione pratica sul corretto utilizzo dei DPI, in particolare per le vie respiratorie, e sull’obbligo di utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro disposizione.

 

Come stabilito dall’art. 25 e dal titolo X del D.lgs. 81/08 e s.m.i., il medico competente dovrà garantire la sorveglianza sanitaria per il rischio biologico, in particolare valutare l’opportunità di allontanamento temporaneo del lavoratore dalla potenziale esposizione al rischio specifico per motivi sanitari inerenti la sua persona (situazioni di iper-suscettibilità, ad esempio per patologie respiratorie croniche o condizioni di immunodeficienza) oppure l’indicazione di misure protettive particolari (ad es. DPI) che il datore di lavoro avrà l’obbligo di adottare.

 

Al fine di garantire la tutela della salute dell'operatore e di evitare l’eventuale trasmissione ad altri, tutti gli operatori esposti dovranno ricevere adeguate informazioni riguardo i sintomi di esordio della malattia, le modalità di trasmissione, le corrette procedure di comunicazione in caso di dubbi o di comparsa dei sintomi. Si reputa necessario predisporre un elenco dei lavoratori che sono stati esposti al rischio specifico al fine di sorvegliare eventuale comparsa di sintomatologia specifica nel corso dei 14 giorni successivi all’esposizione. La sorveglianza dovrà essere graduata sulla base della valutazione della tipologia di esposizione (con o senza adeguati DPI) ed inseguito a comunicazione al Dipartimento di Prevenzione potrà essere da quest’ultimo disposta l’attivazione della quarantena con sorveglianza attiva,secondo ordinanza ministeriale.

La Commissione SIML dei Medici della Sanità è a disposizione dei Soci per supporto tecnico-scientifico.

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