Commento a proposito di effettuazione di tamponi da parte dei medici competenti

Nella giornata di ieri, 23 aprile 2020, notizie di stampa hanno riportato che “i medici del lavoro, supportati da C&P, chiedono di effettuare tamponi e test sierologici per ripartire insicurezza”.

Tale notizia appare destituita di fondamento in quanto il medico citato dalla stampa non rappresenta nessuna delle associazioni di medici del lavoro o medici competenti e non è, quindi, autorizzato a parlare a loro nome. Si precisa inoltre che il network legale C&P in passato non si è mai occupato stabilmente della tutela della categoria professionale dei medici competenti.

L’esecuzione di tamponi attualmente delegata unicamente a strutture pubbliche dei servizi sanitari regionali mentre l’esecuzione di test sierologici per il momento, per le incomplete evidenze scientifiche, è confinata a ricerche di natura epidemiologica e non può avere alcun ruolo nel determinare l’idoneità del singolo lavoratore.

I medici del lavoro e i competenti, consapevoli delle loro responsabilità e pronti a fare la propria parte nell'attuale fase di emergenza sanitaria Covid-19, non intendono assecondare fughe in avanti o procedure aziendali inapplicabili, non efficaci per la tutela della salute dei lavoratori e inutilmente costose per le stesse aziende.

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